ELISA MEREGHETTI
Regista, produttrice

Inizia la sua carriera professionale alla RAI Corporation, la sede di New York della RAI, dove lavora come producer e assistente alla regia, collaborando a diversi programmi televisivi e radiofonici. Collabora, tra gli altri, con Furio Colombo, Mino Damato, Sergio Zavoli, Andrea Barbato, Franco Lazzaretti.
Il suo primo documentario è Mother of the Waters (1988), sul culto della dea del mare Yemanjà nella cultura afro-brasiliana. Nel 1990 realizza Diventare donne a Okrika, sull’iniziazione delle ragazze adolescenti nel Delta del Niger, in Nigeria, con l’antropologa americana Judith Gleason. Da allora dirige decine di documentari e diverse campagne di comunicazione sociale su commissione della RAI e di varie organizzazioni internazionali, tra cui il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo.
Il suo lavoro si focalizza in particolare su storie di donne e su tematiche sociali, storiche, antropologiche, ambientali, della cooperazione e dei diritti umani. I suoi film hanno ricevuto importanti riconoscimenti e sono stati trasmessi da numerose emittenti italiane ed estere. Tra i suoi documentari, firmati con Marco Mensa: Uberto degli specchi (Nomination ai Globi D’Oro 2017 come Miglior Documentario), Kevin – will my people find peace? (Premio Speciale del Sindacato Giornalisti Cinematografici Italiani), Eyes Wide Open sugli orfani dell’AIDS in Malawi (sostenuto dal Programma MEDIA PLUS della Commissione Europea). Ha diretto numerosi spot per campagne di comunicazione sociale e numerosi video istituzionali. Ha curato la comunicazione video per la campagna Noppaw – Nobel Peace Prize for African women, prodotta dalle ONG CIPSI e ChiAma l’Africa.
Ha esperienza nella gestione di progetti con il coinvolgimento di partners internazionali, quali Commissione Europea, UNICEF, UNDP, Carnegie Corporation of New York, Ministero della Solidarietà Sociale. Opera da anni nel settore della formazione attraverso docenze e progettazione di percorsi formativi. Come presidente dell’Associazione VAG61 (Bologna 2004-2007) e vicepresidente dell’Associazione Documentaristi Emilia-Romagna (2009-2021), ha promosso la produzione di informazione indipendente e la diffusione della cultura del documentario. Attualmente coordina il progetto didattico ESTOEducational, rivolto ai giovani di tutta Europa per una maggiore consapevolezza della storia dell’Europa unita. Collabora inoltre con le organizzazioni internazionali Rights of Mother Earth e New Europeans nel ruolo di consulente alla comunicazione.
MARCO MENSA
Regista, direttore della fotografia

È attivo nel settore televisivo sin dal 1980. Diplomato in Tecniche di Ripresa e Fotografia alla Libera Università Europea di Macerata nel 1980, inizia da giovanissimo a lavorare nella cronaca come fotografo e operatore per diverse emittenti e testate giornalistiche siciliane. Realizza reportage giornalistici sulla missione di pace italiana in Libano (1982) e durante la Prima Guerra del Golfo. Nel 1987 inizia a collaborare con la RAI a diversi programmi televisivi per la regia di Franco Lazzaretti, tra cui “Viaggio intorno all’uomo” di Sergio Zavoli e “America Anno Zero” di Furio Colombo. Ha diretto e curato la fotografia di numerosi reportage e documentari per la RAI, tra cui “Report” di Milena Gabanelli, “Mixer” di Giovanni Minoli, “Sorgente di Vita” di RAI DUE. Per “Geo&Geo” di RAI TRE ha curato la fotografia di numerosi documentari a carattere naturalistico- geografico in Italia e in Islanda.
Oltre ai numerosi documentari diretti e filmati con Ethnos, ha firmato la fotografia di due mediometraggi tratti dai racconti di Franz Kafka, per la regia di Luigi Di Gianni per RAITRE – Fuori Orario: “Un medico di campagna” (2011) e “Nella colonia penale” (2013). Tra i cortometraggi: “La Uccido?” di Fabian Ribezzo (Premio al Miglior Direttore della Fotografia – Visioni Italiane – Bologna 1998/ Primo Premio al Festival Cinema Giovani di Torino/Spazio Italia, 1998) e “L’incontro” di Mauro Magazzino, premiato al Palm Springs Festival. Ha curato la fotografia dell’intervento video dello spettacolo “Viaggio a Reims” per la regia di Luca Ronconi (Teatro Comunale di Bologna).
Ha curato la fotografia e gli effetti materici dei film documentari “50 Santarcangelo Festival” e “Vivere, che rischio” di Michele Mellara e Alessandro Rossi, prodotti da Mammut Film. Ha curato inoltre la fotografia di “The Forgotten Front – la Resistenza a Bologna”, di Lorenzo Stanzani e Paolo Soglia.
La sua mostra fotografica “Ebrei in Eritrea”, sulla ricerca storica del Prof. Marco Cavallarin, è stata esposta a Parigi (Mairie du IVème Arrondissement), Museo Diffuso della resistenza di Torino, Casale Monferrato, Museo Ebraico di Bologna, Asmara, Ber Sheeva, Gerusalemme, Varsavia. La mostra fotografica “Chalutzim” è stata esposta presso l’Istituto Storico della Resistenza “Ferruccio Parri” di Bologna. Altre sue fotografie sono state esposte nella mostra “Arte d’Eritrea – Radici e Diaspora” presso Villa Caldogno (Vicenza), “Incroci d’Eritrea” presso il Centro Santa Chiara di Trento, nella vetrina “Images on the road by Lanfranco Colombo” presso Giovenzana (Milano). La mostra “Intertempo” sul sito d’archeologia industriale dell’Ex-Zuccherificio di Classe è stata esposta nella Chiesa di San Domenico a Ravenna. La mostra fotografica “I colori della terra”, curata da I.TER e dal Servizio Geologico dei Suoli della Regione Emilia-Romagna, è stata esposta a Ca’ La Ghironda Modern Art Museum (BO). Ha curato la documentazione fotografica del progetto “Cittadini d’Europa” per conto dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.